Uno su due, (2006)- Regia di Eugenio CAPPUCCIO

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Ele}
view post Posted on 31/8/2010, 18:06




Trama


Lorenzo (Fabio Volo) è un trentenne avvocato genovese che deve il proprio successo alla spregiudicatezza e all'arroganza con cui si approccia alla professione; è un teorico della razionalità e dell'efficienza. Ha un amico e socio fidato, Paolo (Giuseppe Battiston), con cui condivide l'attività forense, e una ragazza, Silvia (Anita Caprioli), che convive con lui nell'appartamento con vista sul porto genovese.

Proprio in questa casa i tre organizzano una festa di lavoro per celebrare la conclusione di un affare che dovrebbe fruttare copiosi guadagni tramite scambi commerciali con imprenditori russi. L'affare sembra procedere senza intoppi, altrettanto avviene per un processo al quale i due soci partecipano in qualità di difensori; trascurando alcuni aspetti dell'etica professionale, invitano il loro assistito a mentire e poi si felicitano insieme a lui della sentenza favorevole.

Svolta
L'assistito "stacca" l'assegno da 1.500€ come concordato con i due avvocati (l'importo andrà diviso in due parti uguali), i quali salutano e si congedano. Vanno a fare una passeggiata per le vie del centro storico discutendo del risultato professionale appena conseguito, quando si fermano di fronte a una vetrina di articoli tecnologici. Paolo è affascinato da uno degli schermi LCD in esposizione; Lorenzo rimane dapprima pensieroso, poi con un gesto di generosità ordina all'amico di accettare l'intero importo dell'assegno, entrare nel negozio e acquistare il gadget (che definisce «una botta di vita»). Saluta l'amico dicendo di aver molto da fare, ma dopo pochi passi cade a terra svenuto. Arrivano i soccorsi e viene portato in ospedale, dove gli viene effettuata una biopsia cerebrale.

La malattia
I medici temono che si tratti di un tumore cerebrale, e ricoverano Lorenzo nel reparto di neurochirurgia in attesa del risultato degli esami. Al risveglio Lorenzo trova di fronte a sé Silvia, Paolo e il medico primario (Pino Calabrese), che brevemente accenna alla situazione e si congeda. Dopo un breve scambio di battute in cui Lorenzo si raccomanda di non proferire parola sull'accaduto soprattutto nell'ambiente forense, anche Silvia e Paolo si congedano. Lorenzo scambia qualche parola con il vicino di letto, un uomo sulla cinquantina che si chiama Giovanni (Ninetto Davoli), e si riaddormenta. La sua vita pare ora notevolmente cambiata. Passa qualche giorno in ospedale e nel frattempo matura un rapporto di profonda amicizia con Giovanni, cui la vita «ha fatto tana»: il suo è un caso accertato di cancro cerebrale, e gli interventi chirurgici cui si è sottoposto sono già numerosi. È un uomo visibilmente solo che non riceve alcuna visita da parte di parenti o amici; racconta di essere divorziato da molti anni e di non aver informato la propria famiglia per non far soffrire moglie e figlia. Ciononostante, non si è perso d'animo, e mostra un attaccamento alla vita che sorprende lo stesso Lorenzo.

Rientro
Il ritorno alla vita normale non è dei più semplici. Una volta dimesso dal nosocomio e in attesa dei risultati degli esami medici, Lorenzo incontra non poche difficoltà di reinserimento. Il rapporto con Silvia si interrompe bruscamente, tanto che la ragazza fa le valige e abbandona l'appartamento. Lorenzo soffre il dover esser oggetto di commiserazione da parte di amici, colleghi e semplici conoscenti. Anche sul fronte professionale non mancano note dolenti: l'affare russo è definitivamente tramontato; Paolo ha infatti scoperto che gli intermediari sono in realtà truffatori di prim'ordine; ha accantonato il tutto proprio nei giorni della degenza di Lorenzo e ha preferito non informarlo date le sue precarie condizioni di salute. Il litigio tra i due è furibondo e rischia di porre fine alla loro amicizia.

L'aiuto a Giovanni
Lorenzo attende con ovvia trepidazione l'esito della biopsia, al punto che un giorno decide di presentarsi direttamente agli sportelli informativi in ospedale per saperne qualcosa di più, ma i tempi non sono maturi. Vorrebbe passare a salutare l'ex compagno di stanza, ma trova il suo letto vuoto: in seguito a una complicazione Giovanni è stato operato d'urgenza ed è ora tenuto sotto osservazione nel reparto di rianimazione, qualche piano più sopra. Sfogliando uno dei cruciverba dell'amico, vi trova una busta contenente un inizio di lettera alla figlia: Giovanni aveva pensato di scriverle, ma la necessità di operarsi lo aveva interrotto mentre componeva l'incipit («Cara Tresy,»).

Senza proferire parola, Lorenzo si fa prestare la Fiat Panda della sorella Antonia (Paola Rota) e raggiunge l'autogrill autostradale (riportato sull'indirizzo della busta) in provincia di Perugia dove l'ex moglie e la figlia di Giovanni gestiscono una piccola pensione per camionisti e viaggiatori. Qui si presenta come semplice cliente, siede al ristorante e individua Tresy (Tresy Taddei) tra le cameriere. Una forte emicrania gli impedisce di cenare, affitta una camera e vi passa la notte. L'indomani cerca e ottiene maggiori informazioni su Tresy dalla sua sorellastra (Manuela Spartà), e la raggiunge su una collina dove ella (all'insaputa della madre) si reca solitamente per praticare il parapendio. I due si conoscono, e Tresy convince Lorenzo a provare l'ebrezza del volo.

Cala la notte, e la compagnia di habitué del parapendio si raduna attorno a un falò dove si consumano alcolici e spinelli. La festa viene interrotta da un temporale improvviso, Lorenzo si offre di accompagnare Tresy a casa in macchina ma la pioggia incessante non permette di proseguire oltre. Mentre sono in auto Lorenzo le racconta di Giovanni e delle sue condizioni di salute.

Ritorno a Genova
La convince a seguirlo in Liguria nonostante il parere negativo della madre (che - confessa Tresy - aveva divorziato per le percosse costantemente ricevute). Una volta tornati in ospedale trovano Giovanni assopito, sempre al solito letto. Al risveglio, la felicità dell'uomo è notevole, così come la commozione di Tresy e di Lorenzo.

Uscendo nel corridoio del reparto, Lorenzo incontra casualmente sua sorella e Paolo, che nel frattempo avevano perso le sue tracce ed erano stati convocati dal primario di neurochirurgia in merito ai risultati degli esami. Lorenzo si reca personalmente e con non poca fretta nello studio del medico. Dove gli viene comunicato che le analisi hanno dato esito negativo: può tirare un grosso sospiro di sollievo, è statisticamente in quell'«uno su due» di persone in cui si presenta un cancro e possono sopravvivere in quanto esso è benigno.

Da Wikipedia
 
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•Jéss*
view post Posted on 14/5/2011, 12:42




l'ho visto l'altro ieri, mi è piaciuto molto ^_^
 
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Ele}
view post Posted on 14/5/2011, 19:56




si è stupendo!!
 
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2 replies since 31/8/2010, 18:06   67 views
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